Claudio Ferrara's profile

Le Dictateur - Fanzine

Nella lingua inuit esistono più di 100 maniere per dire “neve”, nate per descriverne tutte le sfumature, gli aspetti,
i frammenti di senso.
Nessuno però ha mai pensato a fare lo stesso con i colori del buio: nessuno prima di me almeno..
“Buio”, cosa significa buio? Buio è una parola troppo semplice, incapace di catturare da sola la complessità di
quello che viviamo, quello che sentiamo.
Ci chiamano “parzialmente vedenti”, ma il disagio non è affatto parziale.
I dottori ci tengono a bada, dicendoci che forse, un giorno, torneremo come prima.
Mi ricordo ancora i primi giorni dopo l’incidente, il buio era qualcosa di totale, assoluto, perenne: inciampavo,
cadevo, mi rialzavo, senza punti di riferimento, imbarazzato come il primo giorno di scuola.
Ho poi imparato a fidarmi delle mie mani, ho poi capito quanto “conoscere” e “toccare” siano due verbi che
hanno molto in comune.
Il buio ha poi iniziato a cambiare, a prendere forma, il buio è ora diventato la tela su cui disegno la mia vita, giorno
dopo giorno, sensazione dopo sensazione.
I miei colori sono il nero, il nero, e ancora il nero, le mie mani i pennelli, la mia mente un giovane Leonardo ansioso
di sapere. L’unico lusso che mi concedo, uno dei pochi rimastimi, è di inventare ogni giorno un nero diverso, il
mio personalissimo rimedio quotidiano contro la paura del vuoto: il nero della notte, perentorio e assoluto, il nero
di una mattina di sole, quando un bianco pallore proietta ovunque nuove ombre, ricordi fuori fuoco della mia
vita precedente, il nero-dentrocasa, sempre capace di nascondere un nuovo spigolo, un nuovo ostacolo, innocenti
pericoli nascosti nell’ombra.
È per questo che sono preoccupato.
Domani è il giorno dell’operazione che mi ridarà la vista.
C’ho messo dieci anni a mettere ordine al mio mondo nero-a-volte-bianco, come potrò sopportare un mondo
nuovamente a colori?
Le Dictateur - Fanzine
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Le Dictateur - Fanzine

Content Creation per "Gin. Inner Meet me", fanzine edita da Le Dictateur, esposta al Palais de Tokyo nell'aprile del 2013.

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